FUNGO POLIPORO LIGNICOLO DELLA FAMIGLIA FOMITOPSIDACEAE. CORPO FRUTTIFERO PERENNE, A FORMA DI ZOCCOLO O MENSOLA (10-30 CM), CON SUPERFICIE SUPERIORE CONVESSA, RUGOSA E ZONATA, DI COLORE BIANCASTRO-GIALLOGNOLO CHE VIRA AL BRUNO CON L'ETÀ. MARGINE ARROTONDATO E BIANCO. PORI INFERIORI STRATIFICATI (4-5 PORI/MM), BIANCO-CREMA, DA CUI SI LIBERANO SPORE OVALI (5-6 × 3-4 ?M). CARNE SPUGNOSA, BIANCA, AMARA, CON ODORE FUNGINO FORTE. PARASSITA OBBLIGATO DI LARICI (LARIX SPP.), RARAMENTE SU ALTRE CONIFERE, CAUSA CARIE CUBICA ROSSA DEL LEGNO. CONTIENE ACIDO AGARICINO (SOSTANZA PURGANTE STORICAMENTE USATA IN MEDICINA). SPECIE RARA, PROTETTA IN MOLTE AREE PER IL DECLINO DEGLI HABITAT FORESTALI MATURI.
POLYPORUS OFFICINALIS FRIES È UN FUNGO. NON HA UNA FIORITURA STAGIONALE. IL SUO CORPO FRUTTIFERO (CARPOFORO) PUÒ SVILUPPARSI IN TARDA PRIMAVERA, ESTATE E AUTUNNO.
COLORI OSSERVATI
________ BIANCO-CREMA
________ BIANCO-GIALLASTRO
________ BRUNO-OCRA
Basidiomicete parassita/lignicolo strettamente associato a conifere, soprattutto sulle cortecce dei larici (Larix spp.) e occasionalmente pini (Pinus spp.). Cresce in foreste mature e fredde dell'emisfero settentrionale, in particolare nelle zone montane e boreali di Europa, Asia e Nord America. Predilige ambienti umidi e freschi tra 800-2.000 m di altitudine. Si sviluppa su tronchi vivi o morti, causando carie cubica del legno. Frequente in foreste primarie o poco disturbate, è indicatore di ecosistemi intatti. La sua distribuzione è oggi ridotta per il disboscamento storico del larice. Fructifica singolarmente o a gruppi, con corpi fruttiferi perenni che possono persistere per anni. Specie termofoba, sensibile ai cambiamenti climatici.
IFENCHIMA O CARPOFORO INTERO (POROFORO) MATURO IN PEZZI IRREGOLARI LIBERATO DALLA CORTECCIA MOLTO FRIABILE
LEGNOSO-UMIDO (SIMILE A FUNGO PORCINO STAGIONATO), NOTE SECONDARIE: TERROSO, LIEVE SENTORE DI CORTECCIA DI QUERCIA. SE FRESCO: AROMATICO CON PUNTE RESINOSE
DOPO ESSICCAZIONE: PIÙ PUNGENTE, CON TONI MUSCHIATI
AMAROGNOLO-LEGNOSO CON RETROGUSTO TERROSO. NOTE SECONDARIE: LIEVEMENTE ASTRINGENTE, CON SFUMATURE RESINOSE. DOPO ESSICCAZIONE: SAPORE PIÙ INTENSO E PERSISTENTE
*Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
A Review on Polyporus Spp. (Ghariqun): modern phytochemistry and pharmacology
Traditional uses, phytochemistry, pharmacology of Polyporus umbellatus — YY Zhao et al.
Polyporus umbellatus, A Precious Rare Fungus With Good Potential — S. Ren et al.
Antimicrobial properties of Fomitopsis officinalis in the light of ethnomedicine and recent chemistry
Mycochemistry, Traditional Uses, and Nutraceutical Potential of Laricifomes officinalis (Agarikon): a biotechnological and pharmacological perspective
Chlorinated coumarins from the polypore Fomitopsis officinalis and activity against Mycobacterium tuberculosis
Estratti di Laricifomes / Fomitopsis / Polyporus mostrano attività antibatterica e antivirale in test in vitro su varie specie (tra cui alcuni batteri patogeni e virus della famiglia dei pox/Influenza in studi di screening). Questi effetti sono stati osservati su estratti grezzi e su composti isolati (es. coumarine clorurate) con bassi MIC in alcuni lavori. Livello di evidenza: preclinico; uso clinico non supportato.
La letteratura segnala triterpenoidi, polisaccaridi, coumarine clorurate e altri metaboliti secondari caratteristici del gruppo. Alcune molecole isolate (es. clorocoumarine) mostrano attività antimicrobica selettiva (anche contro Mycobacterium tuberculosis in studi in vitro). Le singole molecole rappresentano interessi per ricerca farmacologica (antimicrobico/antitubercolare), ma la traduzione in preparati sicuri ed efficaci per l'uomo non è stata stabilita.
Alcuni estratti mostrano effetti antinfiammatori e attività immunomodulante in modelli sperimentali; polisaccaridi fungini possono modulare risposte immunitarie. Tuttavia i dati sono sparsi, con metodi e preparazioni diverse. Potenziale effetto antinfiammatorio/immunomodulante in vitro/in vivo animale; non sufficiente per indicazioni terapeutiche cliniche.
La specie Polyporus umbellatus (diversa ma vicina dal punto di vista etnomedico) ha evidenze più solide sull’attività diuretica e uso nelle patologie urinarie; questi risultati non si trasferiscono automaticamente a P. officinalis senza studi specifici.
Non esistono ampi studi tossicologici clinici; alcuni composti presenti in polypores possono essere farmacologicamente attivi e, a dosi concentrate, provocare effetti avversi. L’uso tradizionale non implica innocuità e l’impiego di estratti concentrati richiede valutazione tossicologica. Indicazione terapeutica supportata: uso con cautela in assenza di dati clinici di sicurezza; non raccomandato come trattamento sistemico senza valutazioni formali.
La ricerca moderna conferma attività biologiche in vitro coerenti con alcuni usi tradizionali (attività antivirale/antibatterica, composti attivi), ma manca la prova clinica che giustifichi l’impiego terapeutico umano routinario secondo standard contemporanei.
CONTROINDICAZIONI ALLERGIA AI FUNGHI/BASIDIOMICETI. INSUFFICIENZA RENALE. TERAPIE CON DIURETICI SINTETICI. MALATTIE AUTOIMMUNI (POSSIBILE MODULAZIONE IMMUNITARIA NON STUDIATA). GRAVIDANZA/ALLATTAMENTO (EVITARE PER PRECAUZIONE).
AVVERTENZE UTILIZZARE SOLAMENTE SOTTO SUPERVISIONE MEDICA EVITANDO AUTOTERAPIA
(Erbe che possono aumentare l'efficacia fitoterapica)
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero).
Consultare sempre un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
(Erbe che possono diminuire l'effetto fitoterapico o causare interazioni avverse)
1. Estratto Puro in Polvere (Micelio o Corpo Fruttifero)
Polvere non titolata del fungo intero, adatta all'incapsulamento. L'efficacia dipende dalla qualità della materia prima.
Posologia tipica: 1.000 - 2.000 mg (1-2 grammi) al giorno, suddivisi in 1-2 assunzioni. Assumere con un pasto contenente grassi per migliorare l'assorbimento dei componenti liposolubili.
2. Estratto Acquoso (in Polvere o Liquido)
Estratto specifico per i beta-glucani e i polisaccaridi immunomodulanti. È la forma più studiata per l'attività sul sistema immunitario.
Posologia tipica: 500 - 1.000 mg al giorno di estratto acquoso in polvere. Per le forme liquide, seguire il dosaggio del produttore (solitamente 1-2 ml, 1-2 volte al giorno).
3. Estratto Doppio (Acquoso e Alcolico) in Polvere o Tintura
Forma completa che combina i polisaccaridi idrosolubili (estratti in acqua) e i triterpeni e steroli liposolubili (estratti in alcol). Offre il profilo terapeutico più ampio.
Posologia tipica (Tintura): 2-4 ml, 1-2 volte al giorno.
Posologia tipica (Polvere): 500 - 1.000 mg al giorno.
4. Estratto in Formulazioni Sinergiche per il Drenaggio
Il Polyporus è spesso incluso in integratori combinati con altri funghi o piante diuretiche e depurative (es. Tarassaco, Ortosipon).
Posologia tipica: Il dosaggio del Polyporus in queste formule è generalmente inferiore. Seguire scrupolosamente le indicazioni in etichetta per il prodotto finito.
Raccomandazioni di Sicurezza
Utilizzare solo sotto stretto controllo medico
American Herbal Pharmacopoeia. Polyporus Monograph
Wasser S. P. Medicinal Mushrooms in Human Clinical Studies
Ying J. et al. Icons of Medicinal Fungi from China
Hobbs C. Medicinal Mushrooms: An Exploration of Tradition, Healing, & Culture
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
Polyporus officinalis (Pipino) è un fungo medicinale. Per un uso sicuro ed efficace, non si preparano tisane ma si utilizzano estratti concentrati in acqua calda (decotti) che ne estragono i principi attivi. La polvere del fungo puro non è idrosolubile.
Decotto Base di Polyporus
Preparazione fondamentale per estrarre i beta-glucani e i triterpeni.
Ingredienti:
Polyporus (Polyporus officinalis) fungo intero/tagliato: 5-10 grammi
Acqua: 500 ml - 1 litro
Dosaggio e Preparazione:
Mettere il fungo in acqua fredda e portare a ebollizione.
Abbassare la fiamma e sobbollire coperto per 1-2 ore.
Filtrare. Il liquido risultante (decotto) può essere bevuto così o utilizzato come base per zuppe.
Bere 1-2 tazze al giorno.
Decotto Sinergico Drenante e Immunomodulante
Formulazione per potenziare l'effetto sul sistema linfatico e immunitario.
Ingredienti:
Polyporus (Polyporus officinalis): 5 grammi
Radice di Bardana (Arctium lappa): 3 grammi (sinergia depurativa e drenante)
Radice di Astragalo (Astragalus membranaceus): 3 grammi (sinergia immunomodulante)
Dosaggio e Preparazione:
Mettere tutti gli ingredienti in 1 litro di acqua fredda.
Portare a ebollizione e sobbollire coperto per 45-60 minuti.
Filtrare. Bere 2-3 tazze nel corso della giornata.
Polvere per Uso Sistemico
La forma in polvere richiede l'incapsulamento per un dosaggio preciso.
Ingredienti:
Polyporus (Polyporus officinalis) micelio/fungo intero in polvere: 1 parte
Reishi (Ganoderma lucidum) in polvere: 1 parte (sinergia immunitaria e adattogena)
Dosaggio:
Mescolare accuratamente le polveri.
Assumere 1-2 grammi del miscuglio al giorno, suddivisi in due assunzioni, preferibilmente con un po' di grassi (es. olio, yogurt) per migliorare l'assorbimento dei principi attivi liposolubili.
Avvertenze Generali:
L'uso è generalmente ben tollerato. Iniziare con dosaggi minimi per testare la tollerabilità individuale. L'effetto diuretico può essere marcato. È controindicato in caso di allergia accertata ai funghi.
Hobbs C. Medicinal Mushrooms: An Exploration of Tradition, Healing, & Culture
Wasser S.P. Medicinal Mushrooms in Human Clinical Studies
Ying J. et al. Icons of Medicinal Fungi from China
Upton R. et al. American Herbal Pharmacopoeia: Polyporus Monograph
ANNOTAZIONI, RICERCHE E BIBLIOGRAFIA
1) “Il fungo contro la tisi” — l’antibiotico dei Greci e dei RomaniÈ uno dei funghi medicinali più antichi citati nella storia della medicina occidentale.Ippocrate lo menzionava come rimedio per “malattie della tisi” (probabilmente forme croniche respiratorie, oggi riconducibili anche a TBC).Dioscoride lo descrive nel De Materia Medica come medicinale amaro usato per tosse, febbri e infiammazioni dei polmoni.Per secoli fu considerato una delle poche sostanze antinfettive disponibili, molto prima dell’era antibiotica.
2) Uno dei funghi più longevi del mondoI carpofori possono vivere oltre 40–70 anni, rarissimo per funghi polipori.Alcuni esemplari ritrovati in tronchi di larice nelle Alpi risultano vecchi di più di 80 anni tramite conteggio degli anelli di crescita.A causa di questa lentezza, una raccolta indiscriminata porta effetti pesanti sulle popolazioni.
3) Aspetto “a panettone di gesso”Il suo aspetto è così caratteristico che veniva soprannominato “fungo di gesso” o “mattoni bianchi del larice”.Vive soprattutto sui larici alpini e cresce in forma di grandi masse dure, bianche, legnose.
4) Uno dei funghi medicinali più rari d’EuropaA causa della raccolta storica, dei tagli dei lariceti e della crescita lentissima, P. officinalis è oggi minacciato in molti Paesi europei.In alcune regioni è specie protetta o “a rischio critico”.Recente interesse scientifico per i suoi composti ne rende la conservazione ancora più importante.
5) Il ruolo nelle culture indigene del Nord AmericaNelle tradizioni dei Nativi del Nord America (es. Salish, Haida, Tlingit), l’Agarikon era considerato un fungo sacro.Veniva utilizzato come rimedio per:affezioni respiratoriedoloreinfezioni cutaneeMa aveva anche un uso simbolico e rituale: alcuni popoli scolpivano il fungo essiccato per creare maschere apotropaiche o oggetti cerimoniali.
6) La “quinina del larice”Nei testi medici del XVIII–XIX secolo era chiamato “quinina del larice”, poiché estremamente amaro e considerato simile alla corteccia di Cinchona.In realtà non contiene quinina, ma la sua amarezza veniva associata a presunte proprietà febbrifughe.
7) Impiego come materiale: dalle maschere ai tamponiIl fungo, una volta essiccato, diventa spugnoso e leggero, simile al sughero.Le popolazioni alpine lo usavano per:fabbricare tampone emostatico (assorbiva il sangue, come l’amadouvier ma più raro)creare piccoli contenitori e cuscinetti da fuocomateriale leggero da intaglioI Nativi Americani lo scolpivano in maschere cerimoniali.
8) Ricerca moderna: un “tesoro” biochimicoStudi recenti hanno isolato coumarine clorurate e triterpenoidi con attività antimicrobica (anche contro Mycobacterium tuberculosis in vitro).Per questo in alcuni articoli viene definito “il più potente antibiotico naturale non ancora sfruttato”, anche se attualmente non esistono farmaci derivati.
9) Il nome “Agarikon” deriva dal grecoIl nome deriva dal greco αγαρικόν (agarikón), termine che indicava “fungo del legno” usato per medicine amare.La parola è stata tramandata per secoli e sopravvive nella micoterapia moderna.
10) Una storia di quasi estinzioneLa richiesta come medicinale in Europa tra il 1700 e il 1900 portò all’esaurimento di popolazioni intere in Germania, Austria e Francia.È uno dei pochi funghi medicinali con una storia documentata di declino per sovracraccolta.
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB (Vedi anche i riferimenti nelle singole sezioni)
Grienke U, et al. European medicinal polypores - A modern view on traditional uses. J Ethnopharmacol. 2014;154:564-583.
Zjawiony JK. Biologically active compounds from Aphyllophorales (polypore) fungi. J Nat Prod. 2004;67(2):300-310.
Poucheret P, et al. Medicinal mushrooms: a new source of bioactive compounds. Pharm Biol. 2006;44(7):493-506.
Wasser SP. Medicinal mushrooms as a source of antitumor and immunomodulating polysaccharides. Appl Microbiol Biotechnol. 2002;60:258-274.
Stojkovic D, et al. Bioactive properties of wild mushroom species. Food Chem. 2013;141:296-303.