Scheda completa dell'erba

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LATTUGA VIROSA
Lactuca virosa L.



LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO

CLASSIFICAZIONE

Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Asteridae
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae
Sottofamiglia: Cichorioideae
Tribù: Lactuceae
Sottotribù: Lactucinae

NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI
Lattuga velenosa, Cavolaccio, Lattuga selvaggia, Lattuca spinusa, Sburabass, Spraina, Wild lettuce, Giftsla, Laitue vireuse, Méconide, Wild lettuce, Lettuce Opium, Gift-Lattich, Giftlattich, Bitter Lettuce, Wilder lattich, Lechuga, Locika Jedovatá, Giftig Salat, Giftsalat, Stinksalat, Rohtosalaatti, Laktouke E Toxike, Mérges Saláta, Salata Jadowita, Lactuario, Lechuga Silvestre, Lechuga Venenosa, Lechuga Virosa, Lechuguilla, Alface Brava Maior, Iadovityi Latuk, Indiiiskii Salat, Laktuk Jadovityj, Latuk Iadovityi, Divlja Salata, Otrovna Salata, Otrovnica Gorska, Lajne, Smrdljiva Salata, Smrdljivac, Strupena Loika

SINONIMI DEL NOME BOTANICO
Lactuca cornigera, Lactuca silvestris odore viroso Moris. Hist., Lactuca sylvestris Lmk.

DISTRIBUZIONE

[Immagine tratta dalle schede di ActaPlantarum]

DESCRIZIONE BOTANICA
PIANTA ERBACEA ANNUA O BIENNALE ALTA FINO A 60 CM, SIMILE ALLA LATTUGA COLTVATA PER USO ALIMENTARE, CON FUSTO VERDE O VIOLACEO, SPESSO E GRANDI FOGLIE LANCEOLATE DENTATE COLOR VERDE SCURO. INFIORESCENZE A PANNOCCHIE CON FIORI GIALLI RACCOLTI IN CAPOLINI CHE PRODUCONO ACHENI NERASTRI CON UNA PIUMETTA BIANCA.

FIORITURA O ANTESI
Giugno, Luglio, Agosto, Settembre, Fine Primavera, Estate

COLORI OSSERVATI NEL FIORE
________ GIALLO
________ GIALLO-CHIARO
________ GIALLOGNOLO


DROGA UTILIZZATA
LATTUCARIO (LATICE ISPESSITO) ESTRATTO DALLA PIANTA INTERA RACCOLTA PRIMA DELLA FIORITURA

PRINCIPI ATTIVI
Componenti triterpenici, lattoni sesquiterpenici, principi amari, un alcaloide (?), flavonoidi, acidi citrico, succinico, ossalico, malico, olio essenziale, zuccheri, pectine, proteine.

ERBA ALTERNATIVA
ESCOLZIA

SAPORE
DISGUSTOSO :-[

TOSSICITÀ
NON ANCORA BEN DEFINITA

CONTROINDICAZIONI
CON DOSI ELEVATE POTREBBERO MANIFESTARSI CEFALEA, DIARREA, MIDRIASI, VERTIGINI, SONNOLENZA E INCUBI. A DOSAGGI NORMALI POTREBBE CAUSARE ALLERGIE.

AVVERTENZE
QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.

INTERAZIONI O INCOMPATIBILITÀ
ALCALI

EFFICACIA TERAPEUTICA
DIPENDENTE DALLE SPECIFICHE E DALLE FORME TERAPEUTICHE

ORGANI INTERESSATI DALL'AZIONE FITOTERAPICA
BRONCHI E BRONCHIOLI
MUSCOLATURA LISCIA
ORGANI E-O TESSUTI DI VARI DISTRETTI CORPOREI
ORGANI SESSUALI E RIPRODUTTIVI
SISTEMA ENDOCRINO
SISTEMA NERVOSO AUTONOMO (NEUROVEGETATIVO)
SISTEMA NERVOSO CENTRALE
SISTEMA NERVOSO ENTERICO
TESTA
UTERO
UTERO E OVAIE
VIE AEREE SUPERIORI
VIE RESPIRATORIE

PROPRIETÀ E INDICAZIONI
+++ANAFRODISIACO
+++ANSIA E AGITAZIONE NERVOSA
+++INSONNIA
+++ISTERISMO
+++NEVROSI (DISTURBI)
+++SEDATIVO O CALMANTE SISTEMA NERVOSO CENTRALE
++BULIMIA
++NEVRASTENIA
+ASMA BRONCHIALE E BRONCOSPASMO
+BRONCODILATATORE ANTIASMATICO
+DISMENORREA E OLIGOMENORREA
+EMMENAGOGO
+INAPPETENZA E ANORESSIA
+SPASMOLITICO VIE RESPIRATORIE
+TOSSE
+TOSSI CONVULSE E PERTOSSE
+TUSSIFUGO

ERBE SINERGICHE
AGNOCASTO
CIMICIFUGA
LUPPOLO
NINFEA
PASSIFLORA INCARNATA
PULSATILLA
VALERIANA OFFICINALE

ESTRATTI
  • Lattuga virosa Lattucario
    100 g del succo o latice fresco della pianta rendono 10 g di Latucario Dose max giornaliera 0.5-1.0 g 30-300 mg a dose
  • Lattuga Estratto Fluido
    Estratto dalla pianta 1 g=XL gtt 1-2 g più volte al giorno

  • NOTE DI FITOTERAPIA
    La tossicità di questa pianta è ancora da definire bene e non è consigliabile utilizzarla in fitoterapia a causa della presenza di un alcaloide risultato tossico, anche se è ancora somministrata in tintura o in infuso come rimedio sicuro contro l'insonnia ed il nervosismo causati dalla tosse nei bambini.


    Sorveglianza alle reazioni avverse
    ESTRATTO VEGETALE NON AMMESSO NEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI
    PIANTA SEGNALATA

    UTILE DA SAPERE
    PIANTE PER LE DISFUNZIONI SESSUALI
    "Ma che cos'è un afrodisiaco? A questa domanda, secondo una ricerca condotta in Francia nel 1990, la maggior parte degli uomini ha risposto che le sostanze afrodisiache servono ad aumentare la perfomance sessuale, mentre per la maggior parte delle donne servono ad aumentare il desiderio. Qualcuno infine pensa che aumentino il piacere. Anche se differenti, ciò che accomuna queste risposte è la ricerca del plus jouir. La pianta ideale per il suo potere afrodisiaco sarebbe quindi quella in grado di favorire il ciclo dell'amore: desiderio, seduzione e realizzazione del piacere. Il desiderio, ad esempio, è risvegliato in noi attraverso i sensi, e l'olfatto indubbiamente gioca un ruolo molto importante. Molte sostanze, da sempre considerate come afrodisiache, lo sono innanzitutto per il loro odore: pepe, tabacco, vaniglia, ylang-ylang, zenzero, zafferano, vetiver, cannella, geranio.
    Fra le piante che sono considerate afrodisiache per eccellenza meritano di essere segnalate: Eleuterococco, Damiana, Ginseng, Catuaba, Suma, Epimedium, Salvia, Rosmarino, Santoreggia, Menta, Guaranà, Zenzero, ecc.
    Per l'azione antiastenica, infine, si ricordano: alghe (Fucus, Laminarie), bevande eccitanti (Caffè, Tè, Mate), bevande toniche come la Rosa cherokee, cereali, frutta fresca, frutta secca, verdure (Carota, Cicoria, Crescione, Spinaci) ecc. La fitoterapia pertanto, anche se non in chiave miracolistica, può offrire un valido ausilio, con un miglioramento notevole dei sintomi, soprattutto se inserita in una strategia di trattamento più generale. Le piante da sole infatti non sono in grado di migliorare la sessualità di una coppia che ha occultato la propria seduzione o che, comunque, non riesce più a comunicare: per entrare nel ciclo del piacere, infatti, bisogna poter comunicare".
    Ma ora classifichiamo le piante afrodisiache in:
    a) afrodisiaci spinali sacrali, quando stimolano il centro parasimpatico sacrale che controlla il meccanismo dell'erezione (Damiana, Ginseng, Yohimbehe, Noce vomica);
    b) afrodisiaci riflessogeni genito-urinari, quando agiscono con azione irritante delle vie urinarie e genitali che, per riflesso, esercitano una esaltazione del centro dell'erezione (Echinacea);
    c) afrodisiaci encefalici o psicogeni, quando agiscono sui centri nervosi encafalici provocando lo stimolo dell'appetito sessuale (gli eccitanti del sistema nervoso centrale).
    Gli anafrodisiaci che, invece, calmano un appetito sessuale troppo intenso ed eccessivo, sintomo anch'esso di squilibrio della sfera sessuale, sono: Salice bianco, Ninfea, Luppolo e Lattuga virosa.
    Tratto da: Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"; A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"; Marzio Pedretti "L'erborista moderno"

    ANNOTAZIONI
    I Pitagorici chiamavano la Lattuga "Pianta degli eunuchi" per l'azione sedativa a livello genitale...). La lattuga virosa non è velenosa ma deve il suo nome all'odore ed al gusto nauseante. Il "Lattucario" è il latice ispessito estratto da varie specie di Lactuca che, in passato veniva fumato come oppio (Oppio di Lattuga)



    BIBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB

       



    Lactuca virosa

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    Foto modificata per uso didattico. Gentile concessione delle Comunità montane Valli Nongia, Cevetta, Langa Cebana e Alta Val Tanaro - fungoceva.it

    Foto di erbeofficinali.org - Orto botanico di Roma

    Photo by
    Arnoldo Mondadori Editore SpA



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